Hora e Arbëreshëvet – degli Albanesi in Provincia di Palermo,
denominata anche Piana dei Greci èadagiata su un altopiano montuoso. Un paese che nel tempo non si è “convertito” alla globalizzazione e vi sorprenderà per la sua bellezza e tradizione, vi consigliamo di visitarlo, soprattutto nel periodo pasquale, se vi trovate in Sicilia e in particolare a Palermo.
Il periodo di Pasqua per gli abitanti di Piana, è un momento solenne, gioioso ed emozionante, anche per i turisti spettatori delle numerose celebrazioni. La popolazione Arbëreshe è rigida nel conservare tradizioni, cultura, usi e costumi, lingua e religione. La religione professata è quella Greco-bizantina, la particolarità del rito liturgico è l’uso della lingua greca antica che insieme ai costumi tradizionali e la lingua Arbëreshe parlata dalla popolazione rendono questo paese particolare e suggestivo. Le manifestazioni religiose bizantine, si concludono con la Settimana Santa, un’evento sacro sentito da tutti gli abitanti.
I festeggiamenti iniziano il venerdì precedente alla Domenica delle Palme con la Resurrezione di Lazzaro, grandi e giovani guidati dal Sacerdote detto Papás, cantano in coro un antico canto di tradizione albanese, la tradizione vuole che i canti continuino fino a sera, offrendo inoltre ai passanti dolci tipici, bevande e uova.
La Domenica delle Palme ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, i festeggiamenti iniziano nella chiese di S. Nicola di Mira dove avviene il rito di benedizione delle palme, infine una processione guidata dall’eparca con in mano un crocefisso ed una palma, e un asinello avvolto in un manto. L’eparca conduce i fedeli fino alla Cattedrale di S. Demetrio ivi viene celebrata la liturgia.
Il Giovedì Santo è un momento atteso da tutti, importante e suggestivo nella tradizione pasquale Arbëreshe, avviene infatti la famosa lavanda dei piedi, il Sacerdote che impersona San Pietro accetta di farsi lavare dal vescovo.
Il giorno successivo il Venerdì Santo si continuano i festeggiamenti con i tipici ed emozionanti canti sacri in albanese che celebrano la morte di Cristo.
Durante la giornata del Sabato Santo viene celebrato il trionfo di Cristo, un momento di speranza e invocazione affinché Cristo risorga. Uno dei momenti più belli e significativi è il Canto dei tre fanciulli del profeta Daniele intonato in lingua Albanese. All’annuncio della resurrezione vengono sparse delle foglie di alloro che stanno ad indicare la gloria di Dio; a mezzanotte il clero e i fedeli si recano in Cattedrale per la liturgia Sacra, con un maestoso corteo alluminato da candele accese. Usciti dalla chiesa si intonano cori di festeggiamento per la resurrezione di Cristo, questo canto viene chiamato Canto dell’Anàstasis.
La Domenica di Pasqua (Pashkët in Albëreshe) si apre con l’esposizione di un Santo Velo, una reliquia ricamata portata anche durante la processione, successivamente l’Inno della Resurrezione.
I festeggiamenti della Domenica Santa si concludono con un’ultimo corteo in cui sfilano donne vestite con i bellissimi e caratteristici costumi del 400′ di tradizione albanese, al termine del corteo il Papàs impartisce la benedizione seguita dalla famosa distribuzione delle uova rosse una tradizione Pasquale che avanti da secoli.